Bravi ragazzi siamo amici miei,
tutti poeti noi del ‘56,
a spasso in un mondo che si dá via,
la vita è solo acrobazia!
Camminiamo sul filo del cielo
a piú di cento metri dall’asfalto,
siamo un punto, lá in alto,
bandiere nel vento di cittá!
Restare in piedi é quasi una magia,
tra tanti imbrogli e tanta ipocrisia,
andiamo avanti senza mai guardare giú,
tornare indietro non si puó piú!
Camminiamo allo sbando in un mondo
che sta quasi per toccare il fondo,
sospesi nel tempo, in crisi da un’eternitá..
Io vivo come posso amica mia,
non só chi sono né di me che sará:
il mio futuro é qualche metro piú in lá,
seguo soltando la mia via!
Camminiamo sul filo del cielo
si puó cadere da un momento all’altro,
sospesi nel tempo, spostati nel vento di cittá!
Noi siamo altrove,
lontani chissá dove?
Venuti da un lungo inverno,
direttamente dall’inferno!
Tutti noi bravi ragazzi!
Tutti noi che stiamo a pezzi!
Su queste strade tanta gente,
strade che non portano a niente!
Mezzi brilli, mezzi tristi,
tutti noi, poveri cristi,
in questi anni senza cuore,
di questa vita sempre uguale!
Tutti noi, bravi ragazzi
Tutti noi, che stiamo a pezzi!